4. nov, 2021
LA FRUSTRAZIONE CI RENDE AGGRESSIVI
La frustrazione viene identificata come quel vissuto che si genera ogni volta che vediamo un bisogno, un desiderio, un sogno, un’aspettativa e un obiettivo svanire nel nulla e fallire.
Come non provare rabbia nel momento in cui qualcosa non va per il verso giusto e ci costringe a cambiare rotta. Ovviamente il livello di aggressività varia e questo rende la frustrazione più o meno patologica. Soprattutto nelle persone con bassa autostima e passività ci sarà una manifestazione dei sensi di colpa, auto-colpevolizzazione anche priva di motivazione, idee eccessivamente pessimiste e svalutanti e sicuramente un senso di impotenza. Ci sono persone che davanti alla frustrazione sembrano impassibili, spesso sono quelle che la vivono in modo peggiore proprio perché non riescono ad esprimerla e si "rodono il fegato" senza uscirne.
Solitamente le cause della frustrazione percepita vengono suddivise in quattro categorie:
- cause legate all’ambiente circostante
- cause legate al contesto relazionale o sociale
- cause famigliari
- cause personali
- Il primo passo è accettare la frustrazione, permettendosi di sbagliare in caso di errore, accettando gli ostacoli e riducendo il pensiero catastrofista.
- Ridefinire i bisogni, i desideri e gli obiettivi da raggiungere, ridimensionando le aspettative verso di sé ma specialmente verso gli altri che non si possono cambiare e controllare.
- Cercare le alternative possibili.
- Dare a se stessi la possibilità di riprovare.
- Lavorare sulla propria autostima.
Non sottovalutare gli effetti di una frustrazione e imparare a chiedere aiuto, anche a professionisti è una scelta da non sottovalutare.