PSICOLOGA DR.SSA LETIZIA CIABATTONI

Psicologa, Counselor, Mediatrice Familiare

3. ott, 2021

Dormire poco non fa affatto bene

La mancanza di sonno è ormai associata a malesseri che interessano il cuore ed il tessuto cerebrale così come la memoria e la fertilità. Secondo uno studio britannico del 2013 il poco sonno può modificare fino a 700 geni. Considerato il trend in Italia i dati sono ancora più allarmanti. Sono ben pochi infatti quelli che si concedono le otto ore considerate il giusto riposo e negli ultimi 30 anni in media abbiamo perso due ore di sonno per notte. Trent’anni fa infatti gli adolescenti dormivano 9 ore e mezza per notte rispetto alle 7 e tre quarti di oggi mentre per gli adulti negli ultimi 10 anni si è passati dalle 7 ore e mezza alle 6 e mezza.

Dormire 6 ore o di meno triplica il rischio di incidenti collegati alla mancanza di concentrazione, secondo la National Sleep Foundation's Drowsydriving.org. Inoltre, una sola notte di sonno carente può influire sulla capacità di coordinazione del guidatore secondo una ricerca della Manchester Metropolitan University. La mancanza di sonno rende in generale più goffi, al volante come in altre situazioni, secondo Prevention.

L’aspetto fisico ne risente. Più possibilità di ammalarsi d’influenza. Perdita del tessuto cerebrale. Un piccolo studio effettuato di recente su 15 soggetti, pubblicato sul giornale SLEEP ha rivelato che una sola notte di sonno carente si può collegare all’evidenza di perdite del tessuto cerebrale, come prova la misurazione dei livelli nel sangue di due molecole che solitamente aumentano in caso di danno cerebrale.
Maggiore emotività. Uno studio del 2007 di alcuni ricercatori della University of California, Berkeley e Harvard Medical School ha utilizzato la Magnetic Resonance Imaging per mostrare che in caso di carenza di sonno i centri emotivi del cervello aumentano la reattività del 60%. “E’ come se, un minor sonno facesse tornare il cervello ad uno stadio primitivo in cui non è in grado di mettere òe esperienze emotive nel giusto contesto e produrre risposte sensate e controllate”, spiega Matthew Walker, direttore del UC Berkeley's Sleep and Neuroimaging Laboratory. Minore concentrazione e problemi di memoria.