20. ott, 2021
Fu il neuroendocrinologo Hans Selye a fornire, nel 1936, la prima definizione scientifica dello stress. Il termine era stato preso a prestito dall'ingegneria, che lo usava per indicare lo sforzo, la tensione cui veniva sottoposto un materiale. Selye osservò che animali da esperimento sottoposti a stimoli diversi manifestavano una sindrome comune caratterizzata da ipertrofia corticosurrenale, atrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e ulcere gastriche. Selye cercò di stabilire una relazione tra lo stimolo esterno pericoloso o minaccioso (stressor) e la reazione biologica interna dell'organismo (risposta o reazione da stress). Osservando i mammiferi, lo studioso notò che rispondevano a stimoli di diversa natura con una reazione fisiologica molto simile, caratterizzata dal comune stato di attivazione dell'asse ipotalamo-cortico-surrene, con produzione e secrezioni di glucocorticoidi; ne concluse che lo stress è la risposta "strategica" dell'organismo nell'adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica che psicologica, cui venga a esso sottoposto. In altre parole, è la risposta aspecifica dell'organismo a ogni richiestaeffettuata su di esso. L'energia vitale dell'organismo umano proviene dalle sostanze alimentari con cui ci si nutre. La modalità con cui l'organismo sfrutta questa energia vitale dipende soprattutto da quel processo naturale e soggettivo che possiamo definire come "reazione di stress". Lo stress quindi provoca una reazione fisiologica, reazione da stress, come risposta alle esigenze causate dagli stimoli esterni (stressor), che mobilita le risorse disponibili al fine di produrre una speciale energia, ad alto rendimento, definibile come "energia da stress". Il processo biochimico che sprigiona tale energia è una reazione naturale che necessariamente si ripete nell'organismo, quotidianamente, tutte le volte che occorre. In altre parole, lo stress implica un aumento di attività di funzioni naturali stimolate da determinati ormoni, in particolare adrenalina, noradrenalina; corrisponde quindi a un'intensificazione della vitalità che consente all'organismo di adattarsi e reagire al variare delle circostanze. Per questo motivo, Hans Selye identificò lo stress con l'energia di adattamento che sperimentiamo ogni giorno.