2. ott, 2021

Intelligenza emotiva: le 4 dimensioni secondo Goleman

Fu solo nel 1985 che apparve per la prima volta il termine “intelligenza emotiva”, grazie alla tesi di dottorato di Wayne Payne intitolata A Study of Emotion: developing Emotional Intelligence (“Uno studio delle emozioni: sviluppo dell’Intelligenza Emotiva”). Solo 10 anni più tardi, lo psicologo e giornalista nordamericano Daniel Goleman diede inizio ad un fenomeno ancora in voga che ha permesso a tutti noi di scoprire l’enorme potere che le emozioni hanno sulla nostra persona, su quello che facciamo e sul nostro modo di relazionarci.

Goleman spiega che il suo approccio all’intelligenza emotiva prevede quattro dimensioni di base:

  1. La prima è l’auto-coscienza, e fa riferimento alla nostra capacità di comprendere quello che sentiamo e di restare attaccati ai nostri valori, alla nostra essenza.
  2. Il secondo aspetto è quello dell’auto-motivazione e della nostra abilità di orientarci verso le nostre mete, di recuperare i contrattempi, di gestire lo stress.
  3. La terza ha a che vedere con la coscienza sociale e con l’empatia.
  4. La quarta dimensione è senz’altro la pietra filosofale dell’Intelligenza Emotiva: la nostra capacità di relazionarci per comunicare, raggiungere accordi e creare connessioni positive e rispettose con gli altri.