27. set, 2021
L’alimentazione è connessa con la vita emotiva e assume un significato che va oltre l’aspetto semplicemente fisiologico. Il cibo risulta “condito” da diversi aspetti psicologici: valori, ideologie, credenze religiose e culturali.
Alcune ricerche hanno evidenziato lo stretto rapporto tra il cibo e la vita affettiva e quanto questo possa servire a gestire le emozioni. Quando questi meccanismi diventano ricorrenti e automatici, infatti, si scivola nella patologia alimentare. Attraverso il rapporto con il cibo si esprime un bisogno d’amore: il cibo diventa un anestetico con cui si cerca di eliminare la sofferenza o l’insoddisfazione.
Le connessioni tra il cibo ed il sesso sono molto forti e sono legate proprio all’aspetto del desiderio e del piacere. Il piacere associato al cibo, in effetti, è risultato essere un moderatore importante della relazione tra benessere e alimentazione (Appleton, McGowan, 2006; Remick, et al., 2009).
E’ necessario imparare a riconoscere i propri stati interni, ascoltare e conoscere il proprio corpo, prendere contatto con le emozioni e i bisogni più profondi.